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ArduinoCamp Milano 2011: Report

Massimo BanziJune 27th, 2011

Ad otto giorni dalla fine del primo ArduinoCamp è giunto il momento di tirare le conclusioni di quanto avvenuto, di come è avvenuto e in che modo migliorarlo.

Rinnoviamo il ringraziamento ad Innovation Festival ed Alintec per l’appoggio e la riuscita dell’evento. Roland DG Italia e WeFab sono venuti a portare un po’ delle loro diavolerie.

Infine un grandissimo saluto a tutti coloro che hanno fatto il Camp, cioé i 200 e più partecipanti che si sono susseguiti nella due giorni. I volontari (Uwe, Federico, Vanessa, Maria, Eleonora e Nico) hanno cercato di monitorare le entrate della gente. Pare che non tutti gli iscritti si siano presentati, ma che un numero maggiore di persone sia venuto senza essersi prenotato-

1) arduinocamp.com : é stato interessante utilizzare un sito unico e le funzionalità della wiki per coordinare gli interessati per permettere agli utenti di appuntare e realizzare loro stessi il report del Camp. In realtà ci siamo appoggiati ad alcuni form esterni. Nel prossimo futuro faremo in modo che il sito riesca a gestire le richieste direttamente.

2) Discussioni & Tavole Rotonde (sabato pomeriggio): la intro di Massimo ha coperto una buona parte di domande da parte della comunità. Il confronto ha portato sostanzialmente a due conclusioni: il playground italiano va ristrutturato e i prossimi articoli che escono su Wired Italia saranno user-generated, dalla comunità di Arduino italiana. Le discussioni sono state a) un introduzione di Uwe Federer su Arduino b) un introduzione con i docenti del progetto scuola da parte di Davide Gomba c) Costantino e WeFab sul discorso Fablab a Milano d) Android e Arduino con Massimo.

3) Progetti. L’elenco dei progetti presentati lo trovate sul ArduinoCamp. Purtroppo a causa del delirio organizzativo che il camp ha comportato, la conferma delle talk é avvenuta troppo a ridosso del camp, comportando la defezione di alcuni relatori. Ci scusiamo per questo inconveniente e rinnoviamo l’invito per la prossima volta.Le presentazioni “lampo” sono state una grande prova per i nostri relatori, che comunque se la sono cavata bene. Progetti nel complesso molto interessanti.

4) HackDay. L’entusiasmo (e l’odore di sudore) che si respiravano la domenica durante l’HackDay ci hanno conrfermato che momenti di questo tipo vanno riproposti e rispondono ad una serie di richieste da parte di una crescente comunità smanettona in Italia. Il tempo é stato un limitato. In future edizioni potrebbe essere aumentato ad un giorno e mezzo, con una notte che porta sempre consiglio di mezzo.

5) La vendita delle Arduino e di oggetti simili dovrà durare maggior tempo, e dovrà essere meglio gestita.

6) L’esposizione di oggetti realizzati con Arduino dovrò avere più spazio e dovrà essere reclamizzata con più largo anticipo.

Per chi volesse, qui ci sono foto del camp (realizzate per noi da Costantino Bongiorno). Qui altre da Pitusso e qui da Paolo Bonelli

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato e ora pensiamo a quando fare il prossimo.

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